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Mezzi pubblicitari
insegna, cartelli, striscioni, locandine, stendardi, impianti pubblicitari di servizio, spazi pubblicitari abbinati a pensiline e paline fermata autobus, transenne parapedonali, cartelli a messaggio mobile, pareti o megaposter, tabelle murali, gonfaloni, bandiere

Gli impianti pubblicitari di cui all'art. 23 del Codice della Strada sono soggetti ad autorizzazione.

L'autorizzazione è rilasciata nel rispetto del Regolamento o Piano Generale degli Impianti Pubblicitari, adottato dal Comune nel cui territorio l'impianto viene collocato.

In linea generale e fatti salvi specifici divieti, limitazioni, prescrizioni posti dal Regolamento/Piano, gli impianti possono essere:

1. permanenti, costituiti da manufatti saldamente ancorati a terra o a struttura in elevazione; possono distinguersi in:

  • affissionali: tabelloni monofacciali, tabelloni bifacciali;
  • pubblicitari: impianti pubblicitari di servizio (pensiline, paline indicante il trasporto pubblico o altri servizi, quadri informativi o toponomastici, orologi, transenne parapedonali, panchine, cestini, fioriere ecc.), cartelli, impianti a messaggio variabile, bacheche, preinsegne;

2. temporanei, costituiti da manufatti posati provvisoriamente sul suolo pubblico per una durata temporale limitata:

  • pubblicitari: segni orizzontali reclamistici, cavalletti, sagome in legno, oggetti gonfiabili, locandine, avvisi al pubblico, striscioni, stendardi, gonfaloni, addobbi, festoni, luminarie, bandiere, cartelli di cantiere, mascheratura di ponteggi, cartelli affittasi-vendesi, pubblicità effettuata con veicoli, cartelli pubblicitari su aiuole e su verde pubblico.

Il regolamento/Piano può fissare puntuali divieti, prescrizioni e limitazioni, anche relative a forme, materiali, colori, distanze, per la collocazione, ad esempio:

  • nei centri abitati;
  • sugli edifici e nelle aree tutelate come Beni Culturali ai sensi dell'art. 10 del D.Lgs. n. 42/2004;
  • nell'ambito o in prossimità dei Beni Paesaggistici indicati dall'art. 134 del D.Lgs. n. 42/2004;
  • su aiuole e aree destinate a verde pubblico.

In linea di massima, gli impianti devono rispondere, nella struttura e nel loro insieme, alla capacità di resistenza ai sovraccarichi, agli urti ed in generale ai fenomeni dinamici in tutte le prevedibili condizioni di esercizio.

Il posizionamento deve consentire la perfetta visibilità di semafori, incroci, segnali stradali di pericolo ed attraversamenti pedonali e garantire un passaggio libero conforme alle normative sull’abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici.

La domanda di autorizzazione è presentata al SUAP del Comune in cui si intende avviare l’attività.
Alcuni Comuni hanno sostitutio la domanda di autorizzazione con la SCIA.
L'autorizzazione per impianti permanenti ha una validità di tre anni e può essere rinnovata.
La regolamentazione comunale può prevedere oneri istruttori aggiuntivi rispetto alla marca da bollo, quali:
  • versamento dell'Imposta Comunale sulla Pubblicità (ICP);
  • diritti di segreteria (se richiesti).

I termini per il rilascio del provvedimento sono fissati, di norma, in 60 giorni.

I controlli sono svolti dalla Polizia locale.

  • D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 Nuovo codice della strada
  • D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada
  • D. Lgs. 15 novembre 1993, n. 507 Revisione ed armonizzazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche dei comuni e delle province nonche' della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani a norma dell'art. 4 della legge 23 ottobre 1992, n. 421, concernente il riordino della finanza territoriale
  • Regolamento comunale o Piano Generale degli Impianti Pubblicitari
Ultimo aggiornamento: Wed Jan 05 11:05:00 CET 2022