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Regime giuridico della SCIA e del permesso di costruire

La segnalazione certificata, anche in ambito edilizio, è atto soggettivamente ed oggettivamente privato, diverso dal permesso di costruire che è un vero e proprio provvedimento abilitativo rilasciato dalla Pubblica amministrazione

20/08/2020  - 

La d.i.a. (oggi s.c.i.a.) è un atto soggettivamente e oggettivamente privato che abilita all'esecuzione di determinate categorie di interventi edilizi, ferma restando però la necessaria sussistenza di tutti gli altri presupposti richiesti dalla normativa, soprattutto quelli posti a presidio di interessi particolarmente sensibili e rilevanti, in carenza dei quali la denuncia non può esplicare alcun effetto. La natura privata della d.i.a. genera una differenziazione del trattamento giuridico della stessa rispetto ad un atto amministrativo, qual è il permesso di costruire – si veda la posizione deteriore dei terzi lesi dall'intervento effettuato con d.i.a. o s.c.i.a. rispetto a quelli effettuati con il permesso di costruire – da cui necessariamente discende una parziale divergenza di regime; in tal senso, vanno richiamate le previsioni del Testo unico dell'edilizia che hanno previsto per l'interessato la facoltà di chiedere il rilascio di permesso di costruire per la realizzazione degli interventi effettuabili con s.c.i.a. (art. 22, comma 7) o viceversa di avvalersi della s.c.i.a. in alternativa al permesso di costruire (art. 23), in modo da consentire al privato, a prescindere dalla tipologia di intervento programmato, di scegliersi un regime giuridico più formalistico ma più garantito, oppure più snello ma con maggiori oneri e responsabilità a proprio carico.

 

Fonte:



Monica Feletig
Ultimo aggiornamento: 20/08/2020