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CIE: identità elettronica

Fissate le nuove modalità tecniche di emissione - PIN unico per tanti servizi
Dopo oltre venti anni ormai di annunci, rinvii e sperimentazioni più o meno riuscite, arriva per tutti gli italiani la carta d'identità elettronica.
E' stato, infatti, pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 Dicembre 2015, il Decreto 23 dicembre 2015, con il quale il Ministero dell'Interno ha fissato le modalità tecniche di emissione della Carta d'identità elettronica (CIE).
Il presente decreto – che sostituisce integralmente il decreto ministeriale 8 novembre 2007 - definisce le procedure di emissione della CIE determinando le caratteristiche tecniche della piattaforma e dell'architettura logica dell'infrastruttura, disciplinando, altresì, le modalità tecniche di produzione, distribuzione, gestione e supporto all'utilizzo della CIE.
Al suo interno sarà contenuto un microprocessore che memorizzerà le informazioni necessarie "per la verifica dell'identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici, nonché per l'autenticazione in rete".
Oltre alle impronte digitali (esclusi i bambini) e alla possibilità per i maggiorenni di indicare la volontà o meno di donare gli organi, ci sarà infatti un PIN che permetterà l'accesso a tutti i servizi online offerti dalla pubblica amministrazione, in linea con il varo del Sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale (SPID).
Il cittadino maggiorenne, in sede di richiesta al Comune di rilascio della CIE, ha facoltà di indicare il proprio consenso, ovvero diniego, alla donazione di organi e tessuti in caso di morte.
Tale indicazione verrà trasmessa dal Comune al Sistema Informativo Trapianti (SIT) con le modalità indicate nell'allegato B al presente decreto. Nel caso in cui il cittadino intenda modificare la propria volontà precedentemente registrata nel SIT, si dovrà recare presso la propria ASL di appartenenza oppure le aziende ospedaliere o gli ambulatori dei medici di medicina generale o i Centri Regionali per i Trapianti (CRT), o - limitatamente al momento di rinnovo della CIE - anche presso il Comune.
Il nuovo documento sostituirà gradualmente quelli cartacei (e quelli elettronici sperimentali) già in circolazione.
I primi a partire saranno i Comuni, alla data del 30 dicembre 2015 (data di entrata in vigore del presente decreto), già emettono la carta d'identità elettronica; questi Comuni dovranno avviare il processo di rilascio della CIE secondo le regole tecniche e di sicurezza previste dal presente decreto, nei tempi e nelle modalità stabilite dalla Commissione interministeriale permanente della CIE, istituita presso il Ministero dell'interno, Dipartimento per gli Affari interni e territoriali - Direzione centrale per i servizi demografici.
Nei restanti Comuni e nei Consolati, il rilascio della CIE sarà avviato secondo il piano che sarà definito dal Ministero dell'interno sentita la Commissione interministeriale permanente della CIE.
Le carte d'identità in formato cartaceo ed elettronico rilasciate fino all'emissione della CIE di cui al presente decreto mantengono la propria validità fino alla scadenza.
In caso di furto o smarrimento, il cittadino potrà effettuare il blocco della propria CIE per inibirne l'utilizzo ai fini dell'accesso ai servizi in rete, contattando il servizio di help desk della CIE, e sporgere regolare denuncia presso le Forze di Polizia.
Fonte:
Monica Feletig