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Ambiente e procedura di screening

Lo screening è una procedura di valutazione di impatto ambientale a se stante, seppure meno complessa della V.I.A. e rispetto alla quale non costituisce un subprocedimento

06/05/2022  - 

L'oggetto dello screening è, sostanzialmente, l'"impatto ambientale", ovvero "l’alterazione" dell'ambiente lato sensu inteso: con la differenza che lo stesso svolge una funzione preliminare, nel senso che "sonda" la progettualità e, solo ove ravvisi effettivamente una “significatività” della stessa in termini di incidenza negativa sull'ambiente, impone il passaggio alla fase successiva della relativa procedura; diversamente, consente di pretermetterla, con conseguente intuibile risparmio, sia in termini di costi effettivi, che di tempi di attuazione. Lo screening, dunque, in considerazione dell’autonomia riconosciutagli dallo stesso Codice ambientale, che all'art. 19 ne disciplina lo svolgimento, è esso stesso una procedura di valutazione di impatto ambientale, meno complessa della V.I.A., la cui previsione risponde a motivazioni comprensibilmente diverse. Per questo motivo è spesso definito, in maniera impropria, come un subprocedimento della V.I.A., pur non essendo necessariamente tale.

 

Fonte:



Monica Feletig
Ultimo aggiornamento: 06/05/2022