per avviare e gestire un'attività

Sala giochi
slot machines, biliardo, tempo libero, tabella dei giochi vietati, ATECO 93.29.30

Le sale da gioco sono esercizi pubblici, composti da uno o più locali appositi ove, dietro compenso, sono messi a disposizione dei clienti:

  • biliardi ed altri giochi leciti, ad esempio, mazzi di carte, bocce, giochi di società (scacchi, dama, etc), giochi da tavolo, ping-pong;
  • apparecchi e congegni per il gioco lecito elettrici/elettronici, disciplinati dal R.D. 6 giugno 1931, n. 773, agli artt. 110, comma 6 lettera a), comma 6 lettera c) e comma 7.

La sala-giochi non effettua attività di somministrazione di alimenti e bevande, ma solo di intrattenimento.

REQUISITI SOGGETTIVI

 

Conduzione personale dell'attività: qualora l’attività non sia esercitata direttamente dal titolare o dal legale rappresentante, essi possono ricorrere all’istituto della rappresentanza, ai sensi degli artt. 8 e 93 del T.U.L.P.S approvato con R.D. 6 giugno 1931, n. 773.

Il rappresentante T.U.L.P.S. è una specie di institore o procuratore, che agisce in nome e per conto del titolare o del legale rappresentante, sostituendoli stabilmente.

 

1. Requisiti morali di tutti i soggetti indicati dall’art. 85 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159;

2. Requisiti morali previsti dagli artt. 11, 92 e 131 del T.U.L.P.S.: devono essere posseduti dal titolare, dal legale rappresentante e dal rappresentante T.U.L.P.S., se nominato;


 
REQUISITI OGGETTIVI

Le sale da gioco con capienza superiore a 100 persone rientrano tra le attività definite a medio rischio di incendio (Attività 65.1.B : Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 mq. Con capienza superiore a 100 persone (fino a 200 persone).

Il Decreto 17 dicembre 1992, n. 564 sulla sorvegliabilità dei locali adibiti a pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande non è applicabile, per analogia, alle sale giochi; resta pertanto applicabile solo l'art. 153 del R.D. 6 maggio 1940, n. 635 che prevede: La licenza puo' essere rifiutata o revocata per ragioni di igiene o quando la localita' o la casa non si prestino ad essere convenientemente sorvegliate.

Qualora si volessero far convivere, negli stessi locali, due distinte attività, di sala giochi e di somministrazione, non collegate tra loro, si dovrà provvedere a dividere fisicamente gli spazi ad esse dedicati e dotarle di accessi autonomi.

 

In tutte le sale da biliardo o da gioco e negli altri esercizi, compresi i circoli privati, autorizzati alla pratica del gioco o alla installazione di apparecchi da gioco, nonchè  nelle sale VLT, è obbligatorio esporre una tabella, vidimata dal questore, nella quale sono indicati, oltre ai giochi d'azzardo, quelli che la stessa autorità ritiene di vietare nel pubblico interesse, nonché le prescrizioni e i divieti specifici che ritiene di disporre nel pubblico interesse (articolo 110, comma 1 del R.D. 6 giugno 1931, n. 773).

Il titolare dell'attività chiede al Comune il rilascio di copia della tabella dei giochi vietati da esporre all'interno del proprio esercizio.
L'apertura di una sala giochi è soggetta a domanda di autorizzazione.
Il regime per l'avvio dell'attività è previsto dalla SEZIONE I- ATTIVITA' COMMERCIALI E ASSIMILABILI-PUNTO 6 - Attività n. 6.1 della tabella A allegata al D. Lgs. 25 novembre 2016, n. 222.
 
Successivamente al rilascio dell'autorizzazione il gestore deve iscriversi al RIES presso l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

L’installazione degli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6, lett. b) del R.D. 6 giugno 1931, n. 773Video Lottery Terminal” in sale dedicate è soggetta alla licenza ex art. 88 R.D. 6 giugno 1931, n. 773 di competenza della Questura.

Prima di avviare la compilazione si consiglia di:

  • consultare la Guida alla compilazione telematica
  • scegliere il procedimento dalla lista disponibile sul lato destro di questa scheda, per conoscere i moduli da compilare e gli allegati.

 

La L.R. 14 febbraio 2014, n. 1 vieta l'installazione di apparecchi per il gioco lecito e l'attività di raccolta di scommesse ai sensi dell'articolo 88 del regio decreto 773/1931 entro la distanza di cinquecento metri da luoghi sensibili.

Per "apparecchi per il gioco lecito" si intendono i dispositivi di cui all'art. 110, comma 6, del R.D. 6 giugno 1931, n. 773.

Per "sala da gioco" si intende l'esercizio pubblico avente come attività esclusiva o prevalente l'offerta di gioco lecito, autorizzato ai sensi dell'art. 86 o dell'art. 88 del R.D. 6 giugno 1931, n. 773.

La distanza dai luoghi sensibili viene misurata partendo dal centro in basso della porta di ingresso al locale e seguendo il percorso pedonale più breve, nel rispetto del Codice della Strada, fino al centro in basso della porta di ingresso del luogo sensibile individuato.

Ogni installazione di apparecchi per il gioco lecito è comunicata dal titolare dell'attività al Comune territorialmente competente, ai fini del controllo sul rispetto della distanza da luoghi sensibili. La comunicazione dell'installazione di apparecchi per il gioco lecito è inoltrata telematicamente al SUAP entro dieci giorni dalla installazione dell'apparecchio, compreso il caso di sostituzione per vetustà o guasto, o dal rinnovo o stipulazione di un nuovo contratto.

I controlli sono svolti da:

  • il Comune: la Polizia locale verifica il rispetto delle prescrizioni stabilite, in particolare, dall' art. 6 della L.R. 14 febbraio 2014, n. 1
  • l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
  • le Questure
  • le Aziende sanitarie
  • R.D. 6 giugno 1931, n. 773 Testo unico delle leggi di P.S. (T.U.L.P.S.)
  • R.D. 6 maggio 1940, n. 635 Approvazione del regolamento per l'esecuzione del testo unico 18 giugno 1931-IX, n. 773, delle leggi di pubblica sicurezza
  • Decreti Direttoriali A.A.M.S. del 27/10/2003, del 18/01/2007 e del 27/07/2011
  • L.R. 14 febbraio 2014, n. 1 Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate
  • L.R. 17 luglio 2017, n. 26 Modifiche alla legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1 (disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate) - vedi art. 7 disposizioni finali e transitorie
  • D. Lgs 6 settembre 2011, n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonche' nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136
  • D.P.R. 3 giugno 1998, n. 252 Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti relativi al rilascio delle comunicazioni e delle informazioni antimafia
  • Vademecum apparecchi art. 110, comma 6 T.U.L.P.S. - SAPAR - VADEMECUM ad uso degli Uffici Comunali in materia di apparecchi da divertimento ed intrattenimento di cui all’art.110 comma 6 del TULPS
Ultimo aggiornamento: Thu Jul 20 16:40:00 CEST 2023