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Sindaci e movida: un contrasto irriducibile

Limiti alla "movida": i sindaci in bilico tra diritto al lavoro e diritto al riposo

11/09/2018  - 

Il Sindaco ha il potere e l'onere di contemperare il diritto al riposo dei residenti e il diritto al lavoro delle imprese; la regolamentazione degli orari in una determinata zona del centro storico può essere legittimamente affidata ad un'ordinanza comunale, quando ricorrono alcune condizioni.

Lo afferma la Corte di Cassazione nell'ordinanza 30 luglio 2018, n. 20073, riassumendo precedenti orientamenti della giurisprudenza costituzionale ed amministrativa.

<<La polemica intorno al rumore nelle zone dei centri storici infuria da sempre in tutte le città italiane, con punte di vero e proprio allarme sociale soprattutto nei luoghi più vocati ad ospitare la movida. Dopo la liberalizzazione assoluta degli orari, la difficile convivenza tra attività economiche e diritto al riposo dei residenti continua a tenere banco nelle aule dei Tribunali. I problemi nascono a causa della grande concentrazione di presenze, estesa alle ore serali e notturne attorno alle strade e piazze dei nuclei storici, accompagnata da quel poco decoroso spettacolo fatto di schiamazzi, rifiuti abbandonati in ogni dove, bottiglie e bicchieri di vetro infranti. A puntare il dito contro gli eccessi della vita notturna sono soprattutto i residenti, che vedono violata la propria tranquillità e il diritto al riposo. Sul versante opposto si collocano le attività commerciali e i pubblici esercizi, che sull'onda delle liberalizzazioni degli orari, invocano il diritto al lavoro. Nel mezzo stanno le Amministrazioni comunali, che si trovano a dover mediare tra queste opposte e conflittuali esigenze....>>

 

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Monica Feletig
Ultimo aggiornamento: 11/09/2018