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Semplificazione per la ripresa, l'Agenda 2020-2023

La Conferenza unificata approva l’Agenda per la semplificazione 2020-2023 a partire dal d. l. 76/20

24/11/2020  - 

Approvata oggi (il 23/11/20, n.d.r.) in Conferenza unificata l'Agenda per la semplificazione 2020-2023, attivata grazie a una precisa disposizione contenuta nel Decreto Semplificazioni. L'Agenda prevede una serie di azioni di semplificazione, eliminazione di vincoli burocratici e taglio dei costi per imprese e cittadini. Si tratta di misure condivise tra Governo, Regioni ed enti locali: per ciascuna di esse sono individuati in modo puntuale obiettivi, scadenze e risultati attesi, ma viene anche definito il cronoprogramma delle attività. Al monitoraggio sull'andamento degli interventi parteciperanno anche le associazioni dei cittadini utenti e dei consumatori e le associazioni imprenditoriali.

Velocizzazione delle procedure, taglio dei procedimenti inutili e obsoleti, certezza e chiarezza del quadro regolatorio: su queste direttrici l'Agenda interviene per dare una spinta a settori quali la transizione green e l'economia circolare, la banda ultra larga, l'edilizia e la rigenerazione urbana.

Ecco in breve le principali linee di azione:
1.la predisposizione di un 'catalogo delle procedure' diretto a uniformare i regimi amministrativi, eliminando gli adempimenti e le autorizzazioni non necessarie;

2.la definizione di moduli e form online standardizzati e semplificati per l'accesso telematico alle procedure;

3.il supporto alle amministrazioni nella gestione delle cosiddette procedure complesse, in modo da accelerare gli interventi cruciali per la ripresa;

4.la pubblicazione dei tempi di conclusione delle procedure, in modo che la verifica diretta da parte dei cittadini contribuisca a generare una riduzione dei tempi stessi;

5.l'effettiva applicazione del principio del 'once only' attraverso la spinta sugli accordi di fruizione e il dialogo delle banche dati;

6.la semplificazione e reingegnerizzazione di un set di 50 procedure rilevanti e critiche, da individuare nell'ambito della ricognizione dei procedimenti in funzione della relativa gestione telematica;

7.l'estensione della modulistica standard a settori finora esclusi (per esempio la banda ultra larga o le autorizzazioni sismiche), in modo da favorire l'interoperabilità delle banche dati;

8.la razionalizzazione e semplificazione di controlli e attività ispettive;

9.la digitalizzazione dei SUAP o delle procedure per le attività produttive;

10.lo snellimento ulteriore delle Conferenze dei servizi, per giungere al 90% di esse svolte in via telematica e al 90% concluse nei termini;

11.la digitalizzazione delle procedure dell'edilizia, l'informatizzazione dei Sue e l'interoperabilità dei dati tra enti;

12.il potenziamento di sistemi di repository per la gestione e condivisione di documenti di grandi dimensioni, definendo standard condivisi per favorire il dialogo tra sistemi digitalizzati di back office;

13.la formazione del personale in materia di contratti pubblici e la professionalizzazione delle stazioni appaltanti.

 

Fonte:



Monica Feletig
Ultimo aggiornamento: 24/11/2020