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Locazioni turistiche: aspetti fiscali

L'Agenzia delle Entrate ha reso alcune indicazioni sul regime fiscale delle locazioni brevi con la risposta a interpello n. 373 del 2019

12/09/2019  - 

L'art. 4, D.L. n. 50/2017 ha introdotto una specifica disciplina fiscale per le locazioni brevi, fornendo la definizione di tali contratti, stabilendo il regime fiscale da applicare ai relativi canoni e prevedendo l'attribuzione di compiti di comunicazione dei dati e di sostituzione nel prelievo dell'imposta in capo a determinati intermediari.

Le modalità applicative sono state dettate con provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 12 luglio 2017; ulteriori chiarimenti della disciplina sono stati forniti con la circolare n. 24/E del 2017.

Questa disciplina si applica ai contratti di locazione stipulati da persone fisiche al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa.

Opera sia nel caso di contratti stipulati direttamente tra locatore, proprietario o titolare di altro diritto reale, sublocatore, comodatario, e conduttore, sia nel caso in cui in tali contratti intervengano soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online, che incrociano domanda di immobili da locare e offerta.

Non può trovare applicazione qualora, insieme alla messa a disposizione dell'abitazione sono forniti servizi aggiuntivi che non presentano una necessaria connessione con le finalità residenziali dell'immobile quali, ad esempio, la fornitura della colazione, la somministrazione di pasti, la messa a disposizione di auto a noleggio o di guide turistiche o di interpreti, essendo in tal caso richiesto un livello seppur minimo di organizzazione.



Monica Feletig
Ultimo aggiornamento: 12/09/2019