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Sportelli unici attività produttive e Commissione europea

Procedura di infrazione contro l'Italia sugli Sportelli Unici: mancano semplificazione, accessibilità e requisiti minimi

27/06/2020  - 

A distanza di un anno dall'avvio della procedura di infrazione sugli Sportelli unici ai danni dell'Italia da parte della Commissione europea (n. 2018/2374), il Dipartimento per le Politiche Europee presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha messo in moto le azioni per fornire una risposta alla Commissione. In contestazione è la violazione della direttiva n. 2006/123/CE, recepita con il D.Lgs. n. 59/2010, relativa ai servizi nel mercato interno, della direttiva n. 2005/36/CE, recepita con il D.Lgs. n.206/2007 e ss.mm., relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e, infine, del Regolamento (UE) n. 910/2014, c.d. Regolamento EIDAS, in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno.

L'occasione è senz'altro utile per fare il punto sullo stato dell'arte degli Sportelli Unici in Italia, evidenziando il permanere di alcune criticità non ancora superate, affinché gli stessi costituiscano effettivamente veri e propri interlocutori istituzionali unici dal punto di vista del prestatore di servizi. Lo scopo è fare in modo che il prestatore non abbia bisogno di contattare più autorità o enti competenti per raccogliere tutte le informazioni necessarie (...) relative alla sua attività, come si legge nel Manuale per l'attuazione della direttiva servizi, a cura della Direzione generale del Mercato interno e dei servizi della Commissione europea.

Le tante indagini che nel corso degli anni hanno affrontato il percorso evolutivo degli Sportelli unici, hanno da sempre evidenziato un panorama a macchia di leopardo, con molte realtà in grado di fornire servizi efficienti, e altre ancora al palo. Oggi, rispetto al passato, sul fronte dell'informatizzazione dei servizi sono stati fatti grandi passi avanti, anche se permangono molte difficoltà legate alla complessità degli apparati amministrativi e delle procedure, oltre alla scarsa accessibilità dei sistemi.

 

Leggi l'articolo di di Michele Deodati - Responsabile SUAP Unione Appennino bolognese e Vicesegretario comunale - a questo link::



Monica Feletig
Ultimo aggiornamento: 27/06/2020