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Semplificare il burocratese

Protocollo d'intesa tra il ministro della funzione Pubblica, Fabiana Dadone e l'Accademia della crusca: "La chiarezza del linguaggio è obiettivo prioritario"

19/02/2020  - 

L'iniziativa del ministro Dadone è l'ultima in ordine di tempo a tentare di cambiare lo stile linguistico dei testi normativi.

E' stata infatti preceduta dal codice di stile del dipartimento della funzione pubblica del ministro Sabino Cassese del 1993, dal manuale di stile del Dipartimento della funzione pubblica del 1997, dalla Guida alla redazione dei testi normativi della Presidenza del consiglio dei ministri approvata con circolare 2 maggio 2001, dalla Direttiva Frattini del 8 maggio 2002 sulla «Semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi», che contiene moltissimi esempi di testi riscritti per risultare più comprensibili.

"La pulizia del linguaggio normativo, la chiarezza dell'esposizione da parte delle amministrazioni, la semplicità della narrazione delle scelte e delle decisioni della politica sono obiettivi fondamentali della nostra azione", spiega il Ministro Dadone che oggi (n.d.r. 17 febbraio 2020) a Firenze ha siglato un Protocollo d'intesa con il Presidente dall'Accademia della Crusca, Claudio Marazzini. 

"Non stiamo parlando di meri orpelli o di vacui esercizi di stile. Siamo piuttosto di fronte a un'esigenza fondamentale per istituzioni che vogliano davvero mettere al centro il rapporto con i cittadini e le prerogative  del Paese reale - aggiunge Dadone - Nell'oscurita' della lingua puo' annidarsi semplice sciatteria, scarsa sensibilita' professionale oppure l'idea distorta di un potere da preservare gelosamente, che significa spesso abuso o che comunque segnala un deficit di partecipazione democratica". 

"La preziosa collaborazione con l'Accademia della Crusca, da cui scaturisce questo Protocollo d'intesa - chiarisce il Ministro - ci consente di leggere e interpretare correttamente l'evoluzione della lingua delle pubbliche amministrazioni e di migliorare sempre di piu' il modo in cui scriviamo le regole del gioco o raccontiamo, da rappresentanti delle istituzioni, quello che facciamo".

 

Fonte:



Monica Feletig
Ultimo aggiornamento: 19/02/2020