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IL MISE risponde

Disponibili nuove Risoluzioni ministeriali

14/05/2015  - 

Pubblicate undici nuove risoluzioni emanate nel periodo febbraio-aprile 2015 e inerenti precipuamente il settore del commercio e della somministrazione:

1) La risoluzione n. 47937 del 3 aprile 2015 reca un parere in merito alle tariffe stabilite da un Comune per i diritti di istruttoria dovuti in caso di procedimenti amministrativi di competenza del SUAP.
2) La risoluzione n. 47941 del 3 aprile 2015 reca chiarimenti in merito alla possibilità da parte di un imprenditore agricolo di svolgere attività di vendita su aree private di proprietà di un altro imprenditore agricolo.
3) La risoluzione n. 51468 del 13 aprile 2015 reca alcuni chiarimenti sulla legittimità di alcune previsioni contenute in un regolamento comunale in materia di somministrazione alimenti e bevande.
4) La risoluzione n. 50481 del 10 aprile 2015 chiarisce come configurare l'attività di cuoco a domicilio e se tale attività possa rientrare fra quelle soggette alla Segnalazione Certificata di Inizio di Attività (SCIA) da presentare al Comune, al fine di stabilire l'iter da seguire per garantire il controllo dei requisiti professionali a tutela del consumatore finale.
5) La risoluzione n. 52507 del 15 aprile 2015 risponde al quesito se un soggetto che abbia lavorato presso un'azienda che esercita attività di vendita all'ingrosso di generi alimentari con la qualifica di viaggiatore e la mansione di operatore di vendita 1a categoria, con riferimento al CCNL per il settore terziario, possa essere considerato in possesso del requisito professionale per l'avvio e l'esercizio di attività commerciali al dettaglio relative alla vendita di generi alimentari e per la somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell'articolo 71, comma 6 del D.Lgs. n. 59/2010.
6) La risoluzione n. 40538 del 23 marzo 2015 reca alcuni chiarimenti sulle modalità di interpretazione di alcune norme del decreto n. 218 del 2001 che disciplina le vendite sottocosto.
7) La risoluzione n. 30776 del 5 marzo 2015 risponde al quesito se lo svolgimento, da parte di soggetti privati, dell'attività di rilevamento dei prezzi nei punti vendita della distribuzione organizzata possa essere considerato legittimo, ovvero se esista una normativa che vieti tale tipo di rilevazione ed in particolare se il direttore di un punto vendita possa impedire l'effettuazione di tale rilevazione richiamando l'articolo 2 della legge n. 287 del 1990 e la presunta violazione di domicilio di cui all'articolo 614 del codice penale.
8) La risoluzione n. 28904 del 3 marzo 2015 reca chiarimenti in merito agli adempimenti in caso di cessazione dell'attività commerciale. Nello specifico affronta il caso di un'impresa del commercio, che ha cessato l'attività come risulta presso la Camera di Commercio, ma non ha provveduto a comunicare tale cessazione anche al Comune competente per territorio.
9) La risoluzione n. 27471 del 27 febbraio 2015 reca precisazioni in merito alla possibilità della cessione di ramo d'azienda da parte di commercianti titolari di autorizzazione per l'esercizio del commercio sulle aree pubbliche nell'ambito di un mercato settimanale.
10) La risoluzione n. 24362 del 23 febbraio 2015, conferma che il Decreto Ministeriale del Ministero dell'Interno 22 febbraio 1977, recante la "Determinazione dei criteri per la classificazione degli esercizi pubblici" non è più in vigore in quanto con la legge 25 agosto 1991, n. 287 è stata abrogata la legge 14 ottobre 1974, n. 524, che aveva previsto a suo tempo proprio l'emanazione di tale classificazione dei pubblici esercizi.
11) La risoluzione n. 22710 del febbraio 2015 reca chiarimenti sulla possibilità, previa presentazione di SCIA, per una associazione sportiva dilettantistica, che svolge attività istituzionale nei confronti dei propri associati, di svolgere anche l'attività di cessione di materiale sportivo.



Monica Feletig
Ultimo aggiornamento: 14/05/2015