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Escape room: chiarimenti ministeriali

Il Ministero dell’Interno e dello Sviluppo Economico chiariscono i confini dell'attività ludica chiamata escape room

15/11/2017  - 

All’attività ludico-ricreativa denominata “escape room” non è applicabile né la normativa relativa alle sale da gioco (art. 86, TULPS), nè quella dei locali di pubblico spettacolo (artt. 68 e 80, TULPS).
Lo ha chiarito il Ministero dell’Interno con la Nota n. 279361 del 6 luglio 2017, poi diffusa anche dal Ministero dello Sviluppo Economico, con Nota del 7 settembre 2017, Prot. 0365359.
Chiariamo subito di cosa stiamo parlando. Un “escape room” o “gioco di fuga dal vivo” è un tipo di gioco in cui i partecipanti (che solitamente variano da 2 a 6 persone) vengono chiusi in una stanza e devono usare gli oggetti trovati nella stanza stessa per risolvere una serie di giochi di logica e osservazione, trovare indizi, scoprire i retroscena della trama e scappare. Il tutto in massimo 60 minuti.
L'obiettivo dell'avventura è quello di stimolare la mente, l’intuito, la logica e la collaborazione tra tutti i partecipanti per risolvere gli enigmi e completare con successo il gioco.
Sulla base di quanto si apprende in merito alle modalità di gioco, il Ministero dell’Interno esclude la sua riconducibilità ad alcuna delle fattispecie disciplinate dalla legislazione di pubblica sicurezza in materia di gioco pubblico....

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Monica Feletig
Ultimo aggiornamento: 15/11/2017