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Cannabis light: stop alla vendita
Il Consiglio superiore della sanità mette in guardia contro i potenziali effetti dannosi della "droga leggera"
Il Consiglio superiore della sanità, rispondendo ad un quesito del Ministero della Salute, si è espresso contro la vendita dei prodotti a base di cannabis light, contenenti il principio attivo del Thc sotto il limite imposto dalla legge (di circa lo 0,5%).
Il THC (Delta 99 tetraidrocannabinolo) è il più importante componente di natura psico attiva della cannabis. Presente in tutte le parti della pianta (soprattutto nelle foglie, mentre nei rami e nei semi la concentrazione è più bassa), è una “traccia” dell’assunzione di cannabinoidi.
La legge 2 dicembre 2016, n. 242 "Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa" (GU n.304 del 30-12-2016) ha permesso la vendita di canapa industriale con valori THC inferiori alla 0.2%; questo tipo di canapa non rientrerebbe quindi tra le sostanze vietate dal DPR 9 ottobre 1990, n. 309 Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza.
Nel 2018 i negozi con vendita di prodotti a base di cannabis, dagli olii alle tisane, fino ai biscottini, si sono diffusi a macchia d'olio in tutta Italia.
Secondo il Css "non può essere esclusa la pericolosità dei prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa" e si raccomanda di attivare le misure necessarie a bloccare la libera vendita di tali merci "nell'interesse della salute individuale e pubblica".
Lo stop servirebbe a "evitare che l'assunzione inconsapevolmente percepita come 'sicurà e 'priva di effetti collaterali si traduca in un danno per se stessi o per altri".
Ad avviso del Consiglio superiore della sanità non sarebbe stato valutato il rischio"connesso al consumo di tali prodotti in relazione a specifiche condizioni", che può essere dannoso in caso di alcune patologie, di gravidanza o allattamento, di interazioni con farmac, oppure in funzione dell'età.
Fonte:
Monica Feletig