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Accesso ai servizi on line della PA, l'identità digitale diventa standard
Dal 28 febbraio 2021 le Pubbliche amministrazioni devono consentire l'accesso solo con SPID, CIE o CNS
Il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno ha emanato la circolare n. 3 del 9 febbraio 2021 “Decreto-Legge 16 Luglio 2020 n. 76, coordinato con la legge di conversione 11 settembre 2020, n. 120, recante "Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale".
Entro il 28 febbraio 2021 tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione dovranno essere fruibili esclusivamente tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta d’identità elettronica (CIE) e la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
A partire da tale data è fatto divieto alla Amministrazione di rilasciare o rinnovare credenziali per l’identificazione e l’accesso dei cittadini ai propri servizi in rete diverse da SPID, CIE o CNS, fermo restando l’utilizzo di quelle già rilasciate fino alla loro naturale scadenza e, comunque, non oltre il 30 settembre 2021.
Per facilitare l’utilizzo della Carta d’identità elettronica (CIE), quale strumento sicuro di accesso ai servizi digitali, è stato predisposto per le Pubbliche Amministrazioni il modulo per l’adesione, reperibile sul portale Carta d’identità elettronica.
Successivamente, con il supporto del Centro Nazionale (CNSD) della Direzione Centrale per i Servizi Demografici del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, sarà possibile completare le fasi tecniche di abilitazione all’accesso con la CIE secondo quanto contenuto nel Manuale Operativo.
Fonte:
Monica Feletig